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Sempre piu chiarezza: LAMER!


Un lamer è un aspirante cracker con conoscenze informatiche limitate. Il termine inglese, usato in genere in senso dispregiativo, significa letteralmente “zoppo” ma si potrebbe rendere in italiano come imbranato o sfigato.
Con la diffusione dei canali di chat, dei forum e dei sistemi di instant messaging, il termine lamer viene utilizzato per indicare utenti che utilizzano gli strumenti in maniera anomala. Tra queste rientrano l’utilizzo meccanico di conoscenze informatiche, in ambienti in cui tali competenze sono mediamente limitate, per realizzare effetti che possano stupire una parte degli altri utenti. Tra tali effetti si annoverano, ad esempio, la colorazione dei nick o l’impiego di caratteri non stampabili o ancora l’utilizzo di software al fine di disturbare la normale attività degli altri utenti.
I lamer sono spesso considerati per lo più alla stregua di ragazzini che, a puro scopo di vandalismo, cercano di provocare danno. Ciò può avvenire nei casi più raffinati attraverso l’invio di trojan (virus) ad altri utenti al fine di avere accesso ai loro sistemi, per poi eventualmente danneggiare o distruggere informazioni; oppure attraverso l’utilizzo piccoli programmi, che i lamer reperiscono nel web, per attuare attacchi ai siti internet, allo scopo di danneggiarli o sfregiarli.
Il lamer si differenzia dall’hacker e dal newbie perché il suo scopo non è esplorare, imparare e migliorare, ma creare danni, a puro divertimento personale. I lamer vengono tradizionalmente disprezzati dagli hacker perché sono ritenuti, almeno in parte, responsabili della connotazione negativa del termine hacker, che viene tutt’oggi associato alla criminalità informatica, alla diffusione di malware ecc. I media tradizionali (televisione, radio, giornali) quando viene data notizia di un attacco informatico da parte di un cracker, non fanno uso di termini specifici quali “cracker” o “lamer” ma utilizzano, per semplicità o pura ignoranza, la parola “hacker”.
Nei giochi multiplayer il termine lamer è utilizzato per indicare una persona che disturba la propria squadra di proposito, anche nei luoghi di ritrovo (come i forum), per sottolineare la mancanza di conoscenze e presunzione di un utente. Viene inoltre affibbiato il soprannome “lamer” o dispregiativo “lamerone” anche a coloro i quali tendono a sfruttare bug o exploit dei videogiochi, soprattutto in quelli multiplayer online, per barare e vincere in modo scorretto.

Un po di chiarimenti: HACKER!


Parte by Wikipedia:
Un hacker (termine coniato negli Stati Uniti del quale è difficile rendere una corretta traduzione in italiano) è una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse (che di solito comprendono l'informatica o l'ingegneria elettronica), ma in tutti gli aspetti della sua vita.
Esiste un luogo comune, usato soprattutto dai mass media (a partire dagli anni ottanta), per cui il termine hacker viene associato ai criminali informatici, la cui definizione corretta è, invece, "cracker".

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"Recentemente" è stato adottato anche un simbolo dalla comunita hacker, il glider (immagine iniziale:
Quando inserisci il glider nel tuo sito web, o lo indossi nell'abbigliamento, oppure lo mostri agli altri in qualche modo, ti stai visibilmente associando con la cultura hacker. È una cosa diversa dall'affermare che sei un hacker — quello è un titolo che generalmente deve essere conferito dagli altri piuttosto che autoproclamato. Ma usando questo simbolo, esprimi rispetto per gli obiettivi degli hacker, per i valori degli hacker, e per lo stile di vita hacker.

Ora veniamo a noi....


Come tutti gli appassionati di un particolare settore l’hacker cerca di condividere le proprie scoperte e le proprie idee con altri appassionati e con chiunque sia interessato al suo lavoro, per ottenere risultati sempre più interessanti e per evitare di “reinventare la ruota”. La comunità hacker è molto attiva in rete e un enorme numero di idee e di programmi che sono usati in tutto il mondo sono frutto del lavoro degli hacker: i primi calcolatori personali, le prime versioni di Unix, l’intero sistema Linux e la stessa Internet non sarebbero mai nati senza il lavoro appassionato di gruppi di utenti che riunivano il gioco e la creatività nella creazione di nuovi programmi utili. Per quanto riguarda Internet, tutti i protocolli usati, compreso l’onnipresente HTTP, sono frutto del lavoro corale di individui e gruppi di ricerca: chiunque ha le capacità di farlo può contribuire ad un lavoro di programmazione. I membri dei gruppi più ufficiali, come il CERN (promotore iniziale di HTTP), forse si considerano più “ricercatori” che “hacker”, ma tutti gli appassionati che hanno contribuito a questi progetti spesso sono solo persone che seguono le novità da casa o studenti che contribuiscono usufruendo dei laboratori universitari. In effetti, la differenza tra “ricercatore” ed “hacker” è abbastanza sottile, ed è difficile che un programmatore si definisca “hacker” in prima persona: “hacker”, come “guru” (grande esperto), è un titolo con cui si viene chiamati, mentre è immodesto usarlo riferito a se stessi.
Al nostro modo creativo ed efficace di fare le cose, purtroppo, fanno fronte i grossi colossi commerciali che tendono a denigrare il nostro lavoro e le nostre innovazioni, spesso riscoprendo nostre vecchie idee dopo anni e spacciandole per innovative. I file con i nomi lunghi e la protezione dei dati personali, per esempio, noi li abbiamo dagli anni ‘70.
Un simpatico libro che racconta dei primi hacker è “Hackers”, di Steven Levy, recentemente tradotto in italiano

Velocizzare Explorer 7


Generalmente mi occupo di Firefox in quanto si presta per sua natura ad una maggiore personalizzazione. Oggi mi voglio occupare di Internet Explorer. Esiste da tempo un hack che funziona per tutte le versioni di Internet Explorer a partire dalla 5 fino alla neo nata versione 7. In cosa consiste questa modifica: aumentare le connessioni persistenti che il browser effettua verso il server che ospita il sito web.
Questa modifica è consigliabile solo a i possessori di “connessioni veloci” in quanto si porta la richiesta da 2 a 16. Questo risultato si ottiene mettendo mano alle chiavi di registro di Windows. Come sempre se non sapere quello che fate lasciate perdere, potreste rischiare di far danni anche irreparabili.
Andiamo su Start > Esegui > regedit – Una volta aperto il regedit assicuriamoci di effetturare un backup in caso qualcosa vada storto.
Quindi File > Esporta
Procediamo con la modifica. Andiamoci a posizionare in HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Internet Settings
  1. MaxConnectionsPerServer -> 0×00000010
  2. MaxConnectionsPer1_0Server -> 0×00000010
Se qui non avete le seguenti voci settate con i parametri sopra elencati dovrete procedere alla loro creazione. Tasto destro sul bianco, scegliere Nuovo > Dword. Scriviamo ad esempio una delle due voci. Per settare il valore basta cliccare sulla voce appena creata e scrivere 10 lasciando l’impostazione selezioanta su Esadecimale. Adesso fate la stessa identica cosa con l’altro parametro.
Adesso dovreste percepire un leggero aumento nel visualizzare la pagina. Se tuttavia dopo questa modifica notate dei peggioramenti allora basta riaprire il regedit ed eliminare le 2 voci appena create o reinserire il valore precedentemente trovato.