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Query Di Google


Google ha una sua sintassi con delle regole precise. Tale sintassi permette di sfruttare al meglio le query. Tuttavia anche la scelta di parole chiave deve essere mirata ed il meno generica possibile. Google ha un singolare comportamento con le parole chiave: se infatti queste vengono ripetute più volte, il risultato della query cambia, e si hanno molti più risultati rispetto al singolo inserimento. Di seguito riporterò gli operatori di ricerca più comuni.
  • intitle: Trova le pagine contenenti nel proprio titolo la parola chiave specificata. Esempio: intitle:xhtml
    (Nota bene: non devono esservi spazi fra i due punti e la parola chiave specificata. Google non è case-sensitive, quindi è indifferente rispettare le maiuscole e le minuscole.)
  • allintitle: Restituisce le pagine che contengono nel titolo tutte le parole specificate. Esempio: allintitle:xhtml tutorials
  • inurl: Limita i risultati alle pagine contenenti una determinata parola nell'URL. Esempio: inurl:css
  • allinurl: Limita i risultati alle pagine contenenti tutte le parole specificate nel proprio URL. Esempio: allinurl:css design
  • intext: Restituisce le pagine che contengono nel testo la parola chiave specificata. Esempio: intext:blog
  • allintext: Limita i risultati alla pagine che contengono nel testo tutte le parole specificate. Esempio: allintext:eric meyer
  • link: Ricerca le pagine Web che contengono collegamenti al link specificato. Esempio: link:www.html.it
  • inanchor: Ricerca negli anchor dei link presenti nelle pagine. Esempio: inanchor:linux
  • site: Restringe la ricerca ad un sito o ad un dominio di livello superiore. Esempi: site:com o site:it o site:www.redhat.com
  • cache: Trova una copia della pagina che Google ha indicizzato nella propria cache. Utile quando le pagine non sono più online. Esempio: cache:www.nomesito/nomepagina.htm
  • filetype: o ext: Limita i risultati ad un documento avente una determinata estensione di file (.doc, .pdf, .rtf, .pl, .sh, .xls, eccetera). Esempio: filetype:pl
  • define: Fornisce la descrizione di un termine ed i link ad esso correlati. Esempio: define:worm
  • related: Cerca pagine simili o affini alla pagina specificata. Esempio: related:www.html.it
  • info: Si ottengono ulteriori informazioni e link su un URL specificato. Fondamentale per tale descrizione è l'uso accorto dei metatag. Esempio: info:www.w3.org

Altri operatori e metacaratteri

Accanto agli operatori principali, troviamo altri operatori con cui approfondire le nostre query. Vi sono innanzitutto gli operatori booleani (AND, OR, NOT) che possono essere usati in combinazione con gli operatori principali. Esempio:
intitle:index.of "parent directory" images OR image
(Trattasi questo di esempio complesso che capiremo meglio più avanti.)
perl (site:edu | site:com)
(Qui ho raggruppato i membri dell'espressione logica tramite parentesi.)
Altri operatori sono gli operatori di inclusione ed esclusione (+ e -), con i quali includiamo o escludiamo dalla nostra ricerca una determinata espressione o combinazione di espressioni. Esempio:
windows -site:microsoft.com
(Cerco informazioni, ahimè, su Windows ma ho deciso di escludere dalla ricerca il sito della Microsoft.)
Un altro operatore, spesso sottovalutato, è rappresentato dalle virgolette, che spesso Google ci consiglia di omettere al fine di ottenere maggiori risultati. Questo perché si tratta di un operatore di specificità, che impone a Google di trovare proprio quella espressione ed in quella successione. Esempio:
"google hacking" -site:it
(Cerco delle info su quest'espressione ma ho deciso di snobbare i siti italiani.)
Infine vengono i metacaratteri, o nel caso di Google il metacarattere asterisco (*), che sostituisce una parola completa (due asterischi sostituiranno due parole e così via). Utile quando non conosciamo una frase precisa ma solo parti di essa. Esempio:
"three * mice"
(Consente di trovare "three blind mice", "three blue mice", "three green mice", eccetera.)

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